Comincia a trapelare un po’ di luce nel mistero dell’ingresso di capitale cinese in casa Inter. La China Railway Construction Corporation effettivamente aveva avviato delle trattative con i dirigenti nerazzurri, ma come ha recitato il comunicato di ieri, soltanto per quanto riguarda lo stadio. Dunque si conferma che il 15% di quote societarie andate ad investitori cinesi non sono riconducibili alla CRCC, e che questa si occuperà soltanto dell’impianto.
Dopotutto chi meglio di lei potrebbe realizzarlo, dopo aver costruito il mastodontico stadio Olimpico di Pechino in cui si sono tenuti i Giochi appena 4 anni fa. Il costo dell’intero progetto è stimato in 250-300 milioni di euro interamente a carico della compagnia cinese, la quale lo “donerebbe” all’Inter in cambio del nome sulla struttura. L’impianto dovrebbe essere da 55-60 mila posti, ma ancora ci sono dubbi sulla location.
I LUOGHI CANDIDATI – Nelle ultime ore sembra in pole position l’area di San Donato Milanese, raggiungibile con la linea gialla della metro, ma l’alternativa è nella zona di Rho-Pero, vicino a dove si terrà l’Expo. Moratti vorrebbe uno stadio in città visto che quello di San Siro passerebbe al Milan, ma per una questione di spazio e fattibilità sembra difficile che si possa realizzare. I tempi non si conoscono ancora, ma molto probabilmente si arriverà al 2016-2017.
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