Stavolta non c’è alcuna provocazione della Juventus, né richieste di scudetti tolti da un tribunale forse troppo frettoloso. Eppure Massimo Moratti torna ancora sulla vicenda-Calciopoli, dimenticando forse per un attimo che anche la sua Inter è finita nell’occhio del ciclone, dopo le intercettazioni portate in aula dalla difesa di Luciano Moggi. Il patron dei nerazzurri approfitta di un intervento ad un seminario di giornalisti sportivi in quel di Coverciano per ribadire la propria posizione riguardo ad uno dei periodi più bui del calcio nostrano:
Il fatto che l’Inter abbia vinto dopo Calciopoli dimostra quanto questa sia stata una vera truffa per il calcio italiano, una prova in più di quanto stava accadendo. Era frustrante quando dicevano che spendevo e non vincevo. Calciopoli è stata una cosa veramente volgare oltre ad una fregatura economica.
Ci piacerebbe essere d’accordo con Moratti, dimenticando quanto abbiamo letto ed ascoltato sulla cosiddetta Calciopoli 2, ma ci corre l’obbligo di ricordare che negli anni in cui l’Inter ricominciava ad imporsi tra le mura nazionali, le avversarie erano state messe nella condizione di non offendere con retrocessioni e punti di penalizzazione assolutamente giusti, ma solo se si seguono criteri di uguaglianza di fronte alla legge.
Detto questo, torniamo alle dichiarazioni di Moratti, che ha anche detto la sua riguardo al fair play finanziario proposto da Platini:
Quando Platini mi accennò del fair-play, per qualcuno sembrava che fosse una cosa contro di me. Io dico invece, finalmente, perché quel giorno smetterò di mettere soldi tutti i giorni nel calcio. L’Inter è una cosa talmente dispendiosa che non la consiglierei a nessuno, figurarsi a mio figlio. Mi auguro che il fair-play finanziario ci permetta di vivere il calcio in modo diverso. È un’iniziativa intelligente, però dovrebbe esserci qualche apertura: ad esempio la penalizzazione non dovrebbe essere quella di non partecipare alle Coppe se non sei in regola con le indicazioni del fair-play, ma si potrebbe disputare un turno in più di Coppa. La cura della malattia è cercare di essere a posto con i conti, ma al tempo stesso bisogna anche preservare la storia e il prestigio di un club.
A discapito, come sempre dei piccoli club, che magari fanno i salti mortali per far quadrare i conti, proponendo al tempo stesso una rosa discreta.
SFantaCalcio 25 Gennaio 2011 il 00:32
Vabé se fanno intervenire Moratti ad un seminario di giornalisti sportivi…
Non c’è che dire… oramai c’è da aspettarsi di tutto!
miki foggia 28 Gennaio 2011 il 16:16
“Piaccia o non piaccia”, a moratti amante di farsopoli 2006, la scusante di chi non è sportivo e non sa perdere, quindi lui, gli Italiani Vogliono la Verità di farsopoli 2006. “Piaccia o non piaccia”.