Mancini si sa, non è uno di quegli allenatori simpatici che fanno andare d’amore e d’accordo tutto lo spogliatoio. E non è nuovo a questi “esili politici” in stile stalinista. Era già successo con Recoba, che non andava d’accordo col tecnico di Jesi, ed è stato mandato a Torino; poi è successo con Adriano, spedito a mettere un pò di minuti nelle gambe in Brasile; sembrava dovesse succedere con Viera dopo la scenata nella sostituzione col Genoa, ma il francese si è salvato con un chiarimento col tecnico che ha deciso di non multarlo. Ora succede anche con Figo, ormai in rotta definitiva con Mancini, con il quale non sembrano esserci margini di accordo.