L’addio non è stato dei più tranquilli, ma pensavamo che – a sei mesi di distanza dalla fine del tira e molla con l’Inter – Wesley Sneijder non avesse più sassolini da togliere dalla scarpa. E invece oggi arriva l’attacco frontale, con tanto di “soddisfazione” per i guai passati dai nerazzurri nella stagione appena finita.
Il centrocampista olandese era stato invitato a rivedere i termini del contratto (ovviamente verso il basso) e minacciato di essere escluso dalla rosa se non avesse seguito il diktat della società. Ne nacque un muro contro muro, che si concluse lo scorso gennaio con il trasferimento del numero 10 al Galatasary. Ed ecco arrivare l momento dello sfogo:
Mi dispiace per i tifosi dell’Inter e per i giocatori, ma non per qualcuno in società. Per loro non mi dispiace che la squadra sia finita nona in classifica senza qualificarsi per le Coppe e che l’allenatore sia andato via. Se non avessi avuto la personalità che ho, non avrei più giocato a calcio. Hanno provato a distruggermi, ogni giorno arrivava un colpo. Molte persone all’Inter non meritano più la mia fiducia. Ci sono stati alti e bassi, ma questo ha finito per rafforzarmi.
Restiamo in attesa della replica di Moratti & Co.
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