La prima neve è scesa in modo fitto sulla città di Milano, ma il dubbio che tormenta i tifosi dell’Inter è cercare di capire quale sia la reale forza della loro squadra. Quella che ha battuto offrendo un bel calcio la Juventus per 1-0 con un gol di Muntari, fallendo però almeno altre quattro occasioni, o quella apatica, senza voglia vista in Champions contro il Panathinikos, che soltanto grazie al pareggio del Werder Brema non ha complicato il discorso qualificazione agli ottavi?
La verità come si sa sta sempre ne mezzo, una cosa è certa per difendere il primato dalle grinfie di Milan e Juventus, i nerazzurri dovranno cambiare marcia, e ritrovare la forma e lo splendore visto contro i bianconeri. Il Napoli infatti, è un avversario da prendere con le molle, la squadra di Reja dopo aver perso a Bergamo, si è vista raggiungere contro il Cagliari nel quinto minuto di recupero da un gol di Conti, e tenta subito il riscatto, difendendo il terzo posto da Juve e Lazio.
Mourinho ha fatto autocritica mercoledì in Europa, ammettendo che la prestazione è stata negativa e che anche lui come la squadra, ha avuto le sue responsabilità, per non aver saputo leggere bene tra le righe la festa fatta dai suoi del dopo Juventus. L’Inter quindi in un solo colpo ha rimesso tutto in discussione, il gioco, lo stesso Mou, e soprattutto la mentalità non proprio da grande squadra. Ciò che ha mandato su tutte le furie il presidente Moratti, è stata la figuraccia rimediata in Champions e davanti ai pochi tifosi presenti al Meazza.
I nerazzurri hanno peccato di presunzione, giocando su ritmi bassi, come se l’impegno europeo fosse una amichevole. I greci dopo aver aspettato a lungo, hanno cambiato passo capendo che forse osando di più sarebbe arrivata la vittoria. Mourinho non ha voluto far drammi, anche se il ko ha fatto tornare dei dubbi sulle qualità mentali della squadra. Sarebbe infatti un errore gravissimo, se l’Inter riuscisse ad esprimersi al massimo solo con le grandi, mentre con le cosiddette piccole, cercare di mettere in campo soltanto la presenza, senza usare testa e gambe. Il tecnico portoghese dopo aver rimproverato i suoi, dovrebbe puntare sul 4-4-2 ma con diverse novità: tra i pali il confermato Julio Cesar, la difesa sarà composta da Samuel e Cordoba, con Maicon e Maxwell esterni. A centrocampo, Cambiasso, e sulle linee laterali Muntari e Javier Zanetti (bocciato quindi Figo, titolare contro i greci in Coppa), Stankovic, con Ibra e Cruz (Adriano dovrebbe partire dalla panchina).
Mourinho però potrebbe anche far giocare Mancini (finora davvero un oggetto misterioso), mentre Balotelli dovrebbe subentrare nel corso del match. Non saranno della gara con gli azzurri Chivu, Jimenez e Vieira, che ancora non ha recuperato dal problema al ginocchio. Nel Napoli Reja sta pensando di cambiare qualcosa, ma non avrà nessun indisponibile, quindi il tecnico friulano ha soltanto l’imbarazzo della scelta. Solito 3-5-2 Iezzo in porta, Santacroce, Aronica e Cannavaro i difensori, folto centrocampo a cinque, Maggio, Manini sugli esterni Blasi, Gargano e Hamsik in mezzo al campo, Lavezzi e Zalayeta di punta.
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