Supercoppa Europea: Inter-Atletico Madrid 0-2

Niente grande slam per l’Inter campione d’Europa, che già sognava di conquistare il quinto titolo dell’anno solare, per poi gettarsi all’inseguimento del mondiale per club del prossimo autunno. Ma il sogno è sfumato qualche ora fa in quel di Montecarlo, di fronte ad un Atletico Madrid non irresistibile, ma sicuramente meglio messo in campo e più determinato.

E dire che Benitez aveva schierato la medesima formazione che solo una settimana fa aveva battuto la Roma nella Supercoppa Italiana, eccezion fatta per Stankovic che sostituiva Pandev. Ma l’Inter ammirata nel Principato di Monaco sembrava la brutta copia di quella che aveva affrontato i capitolini, con poche idee ed una condizione fisica sulla quale occorre lavorare ancora molto per gettarsi nell’avventura del campionato.

Nella prima frazione di gioco solo Samuel si avvicinava con convinzione alla porta avversaria, mentre per il resto è stata la noia a farla da padrone, con i portieri che non si sporcavano neppure i guanti. Nel secondo tempo gli spagnoli ci provavano con più convinzione, tanto che Reyes costringeva Julio Cesar a guadagnarsi la pagnotta.

Qualche minuto dopo, però, il brasiliano nulla poteva sul tiro dello stesso Reyes, che portava in vantaggio (meritatamente) l’Atletico Madrid. Di tempo per recuperare ce ne sarebbe stato, ma l’Inter non riusciva a reagire e gli spagnoli arrivavano al raddoppio al minuto numero 38, quando Aguero raccoglieva un cross di Simao e depositava in rete.

Al 90′ arrivava poi la più ghiotta delle occasioni per l’Inter, grazie ad un calcio di rigore che avrebbe potuto riaprire i giochi e concedere qualche speranza ai nerazzurri. Milito però si faceva parare la conclusione dal dischetto, chiudendo di fatto la gara.

Alla fine sarà 2-0 per l’Atletico Madrid, che solleva la Supercoppa Europea sotto il cielo di Montecarlo, impedendo all’Inter di aggiudicarsi il quinto trofeo consecutivo del 2010. Al di là della sconfitta, Benitez avrà molto da lavorare per registrare i meccanismi e proporre una squadra all’altezza di quella che lo scorso anno mieteva successi in ogni dove.