E’ il giorno di Ibrahimovic, sempre più determinante per l’Inter di Mourinho, sempre più uomo-squadra, senza il quale l’armata nerazzurra sarebbe ben poca cosa. Ieri sera ne abbiamo avuto l’ennesima dimostrazione al cospetto di un Palermo che per un tempo è riuscito a tenere bene contro la prima della classe, meritando forse qualcosa in più di quanto ottenuto.
Non che le emozioni siano state tali da parlare di una gran bella gara, ma quantomeno i rosanero hanno cercato di proporsi in avanti senza soggezione, difettando però nella mira.
E l’Inter? Poco da segnalare nel primo tempo, nonostante la presenza di Julio Cruz sin dal fischio d’inizio (novità assoluta per quest’anno).
Le emozioni sono arrivate nella ripresa. Neanche il tempo di assegnare le marcature che Ibrahimovic si è reso protagonista: azione sulla destra, bolide di destro ad incrociare e Fontana che non può far altro che raccogliere il pallone in fondo alla rete. Una rete spettacolare come spesso capita quando il piede è quello caldo dello svedese, che fa squadra da solo, anche quando la squadra non c’è.
0-1 dopo una manciata di secondi dall’inizio della ripresa. Una rete che ha fiaccato le residue energie del Palermo, incapace da quel momento in poi di rendersi pericoloso dalle parti di Julio Cesar. Ma la giornata di gloria di Ibrahimovic non finisce qui. Poco dopo il quarto d’ora ha preteso di calciare una punizione dal limite dell’area. Ancora un bolide (124 Km/h) e ancora Fontana battuto. La gara di fatto finisce qui, anche se si devono registrare altre occasioni che avrebbero potuto portare l’Inter sullo 0-3, con Cambiasso, Mancini e lo stesso svedese in serata di grazia.
Ora l’Inter è da sola in testa alla classifica e almeno fino a sabato prossimo si godrà il primato solitario. Poi ci sarà la sfida con la Juventus, che insegue a tre punti e che finora ha infilato una serie di sette vittorie consecutive. Siamo solo alla dodicesima giornata di campionato e già si parla di sfida-scudetto.