La decisione, piuttosto a sorpresa, di Abramovich di licenziare Villas Boas potrebbe aprire una serie di scenari che riguardano l’Inter. Se prima praticamente tutti gli osservatori internazionali davano l’ex allenatore del Chelsea sulla panchina nerazzurra nella prossima stagione, ormai l’unico dubbio resta se il portoghese arriverà a giugno o già la prossima settimana.
Ranieri ormai non vince più. Con il pareggio contro il Catania l’Inter è scesa al settimo posto fuori da tutte le competizioni internazionali, e l’uscita dal tunnel sembra molto lontana. Il pericolo di una stagione fallimentare è dietro l’angolo, e per questo, nonostante si continui a dire che il problema non è Ranieri ma una squadra costruita male, potrebbe essere proprio il tecnico a pagare. Come sempre, dopotutto.
DENTRO O FUORI – Il banco di prova sarà fissato per la prossima settimana, nella gara di ritorno di Champions League contro l’Olympique Marsiglia, quando i nerazzurri saranno chiamati a ribaltare l’1-0 (immeritato) dell’andata. Se l’Inter dovesse passare il turno, Ranieri dovrebbe riuscire a finire la stagione (anche se il pericolo è dietro l’angolo visto che due settimane dopo c’è la Juventus), mentre se dovesse uscire dalla competizione, ecco che subentrerebbe il terzo allenatore.
Nei giorni scorsi si era parlato di Luis Figo, attualmente dirigente nerazzurro, coadiuvato da Beppe Baresi. Nelle ultime ore sta prendendo vigore la candidatura dell’allenatore della Primavera Daniele Stramaccioni, ma per molti sono maturi i tempi per Villas Boas. Il portoghese, che tanto ricorda Mourinho di cui è stato vice, è chiamato a risollevare le sorti della squadra in un campionato per lui del tutto nuovo. Per questo un suo arrivo già a marzo potrebbe permettergli di prendere confidenza con il calcio italiano ed anche di sbagliare, conoscere la squadra ed impostare il calciomercato estivo a seconda delle carenze che noterebbe. Certo, ci sarebbe anche il rischio di bruciarlo prima del tempo, ma nel calcio chi non risica non rosica.
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