Sono trascorsi diversi mesi da quando Gasperini fu sollevato dalla panchina dell’Inter per far posto a Claudio Ranieri. La squadra nerazzurra ebbe una scossa, riuscì a risalire la china in campionato ed a qualificarsi per gli ottavi di Champions League. Poi improvvisamente il buio, con una serie lunghissima di sconfitte consecutive, confezionate in prestazioni a dir poco deludenti, con l’allenatore che finisce nuovamente nell’occhio del ciclone. Gasperini se la ride (anche se non lo ammette) e si toglie qualche sassolino dalla scarpa di fronte alla debacle nerazzurra.
LE CRITICHE A MORATTI. Il primo pensiero va al suo rapporto con Moratti, reo di non averlo sostenuto abbastanza nel momento del bisogno:
Penso che meritassi di essere sostenuto in modo diverso. Un allenatore quando non va bene può essere esonerato, però troppi alibi, proprio il trionfo degli alibi buttati un po’ troppo addosso a me. Potevo non andar bene, potevo non essere magari quello che loro pensavano. Sono arrivato all’Inter perché loro avevano creduto, in base a quello che avevo fatto nella mia carriera, che fossi l’allenatore che potesse andare bene per loro.
BASTA ALIBI. Gasperini insiste sulla storia degli alibi:
Dal mio esonero sono passati cinque mesi e mezzo, il clima è cambiato. Allora c’era magari più attesa, mentre adesso vedo che c’è maggior consapevolezza delle difficoltà che comunque c’erano già allora. Tali difficoltà hanno poi portato a tutto quello che è accaduto in seguito. Si parlava di una falsa partenza, ma è un alibi che non regge più. L’Inter è una squadra capace di alternare grandi cose a grandi difficoltà.
L’ex allenatore nerazzurro si dice convinto che l’Inter possa ancora risorgere e sprintare nel finale di stagione:
Non posso rimproverarmi nulla anche se la nostra è stata una storia finita male. Resto comunque convinto che il finale di stagione regalerà quelle soddisfazioni che finora non sono arrivate.
Sarà davvero così?
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