Come si fa a raccogliere l’eredità di un allenatore che ha vinto praticamente tutto con una squadra? L’impresa è ardua, ma Rafa Benitez ha deciso di accettare ugualmente la sfida, misurandosi con una realtà chiamata Inter. I risultati in questa prima parte di stagione sono stati alterni: conquista della Supercoppa Italiana, sconfitta nella Supercoppa Europea, pareggio nel debutto in campionato, vittoria nella seconda giornata e poi pareggio in Champions League. Ma più dei risultati, a preoccupare è la scarsa tenuta fisica e psichica dei calciatori, i quali evidentemente non si sono ancora calati negli schemi voluti dallo spagnolo. Il diretto interessato non fa drammi e chiede tempo per assemblare la squadra:
E’ chiaro che dobbiamo migliorare in difesa, ad esempio, ma sono contento per tante cose che sta facendo la squadra. Magari le facciamo per 20 minuti e poi non abbiamo continuità per 90. Contro l’Udinese siamo stati molto bravi in avvio, contro Bologna e Twente ho visto meglio i giocatori nel secondo tempo. Siamo sempre più vicini al top, ma c’è bisogno di tempo. Non è facile perché una cosa è ciò che hai in testa e un’altra sono i giocatori che hai.
Non mettetegli fretta: sarà pure spagnolo, ma la flemma è quella tipica degli inglesi.