Negli ultimi giorni ci siamo chiesti a più riprese che fine avesse fatto, dopo il mancato ritorno alla Pinetina e le scarse notizie provenienti dal Brasile. Ieri avevamo addirittura ipotizzato una sorta di “rapimento” da parte dei naecotrafficanti che avrebbero compreso il suo momento difficile, convincendolo a restare nella sua terra, l’unico posto al mondo che lo accoglierebbe ancora come un Imperatore.
Oggi arriva qualche schiarita sulla vicenda-Adriano, sebbene ci sia ancora una nuvola di pulviscolo ad oscurare una situazione che (forse) un giorno avrà una spiegazione plausibile.
A fornirci qualche dettaglio è La Gazzetta dello Sport, che parla di contatti tra il brasiliano ed alcuni amici in questi giorni di silenzio totale con il resto del mondo. A sentire le voci provenienti dal Brasile, infatti, Adriano non aveva contattato neppure il proprio procuratore né tantomeno la mamma, che si era detta preoccupata per la sparizione improvvisa del povero figliolo. Ma dove è stato l’Imperatore in questi giorni e, soprattutto, perché ha deciso di far perdere le proprie tracce?
Pare che non si sia mai mosso da Rio de Janeiro, tappandosi in casa come l’ultimo dei latitanti e decidendo di non rispondere al telefono. Il motivo sarebbe da ricercare nella scarsa considerazione dimostratagli da Dunga, che lo ha “costretto” ad una transvolata oceanica per poi farlo accomodare in panchina, non regalandogli neppure uno scorcio di partita.
Una situazione che il debole Adriano non è riuscito a reggere, specie dopo le disavventure in maglia nerazzurra dell’ultimo periodo (e fosse solo l’ultimo!) e dopo le indiscrezioni uscite dal party organizzato nella sua villa. Insomma, come al solito questo ragazzone, tanto forte fisicamente quanto fragile a livello emotivo, ha scelto la strada della chiusura al resto del mondo, cercando di risolvere a modo suo i malumori che lo accompagnano da una vita.
A questo punto però è lecito chiedersi il motivo dell’uscita di Mourinho, che si era detto triste per la situazione del suo attaccante, lasciando intendere che dietro il mancato ritorno ci fosse qualcosa di veramente grave. E invece siamo alle solite e forse sarebbe il caso che qualcuno parlasse chiaramente con il campione (o ex?) per capire una volta per tutte cosa vuole dalla vita. Perché se ha in mente di lasciare l’Inter o addirittura il calcio e mettersi a coltivare cavoli in uno sperduto angolo della Terra, nessuno glielo impedisce. Ma basta con la storia della povera vittima!
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