L’Inghilterra ha paura della Spagna o sono le Furie Rosse ad aver paura di non poter ripetere i fasti dell’ultimo Europeo? Ancora non ci è dato saperlo, ma a poche settimane dall’avvio del Mondiale spuntano ombre pesanti sugli spagnoli, che starebbero manovrando in diverse direzioni per avere arbitraggi accomodanti durante la manifestazione. A rendere pubblica la situazione è il Mail On Sunday, tabloid britannico, che ha pubblicato oggi una telefonata tra il presidente della Football Association, Lord David Triesman, ed un’ex colloaboratrice:
Penso che stiamo facendo un ottimo lavoro con gli africani. Credo che stiamo facendo bene anche con alcuni dirigenti asiatici. Probabilmente, anche con l’America Centrale e Settentrionale. Ritengo che i sudamericani, sebbene non lo abbiano confermato, voteranno per la Spagna. E se la Spagna si ritira, visto che sta cercando la collaborazione della Russia per comprare gli arbitri ai Mondiali, i loro voti potrebbero riversarsi proprio sulla Russia.
A cosa si riferisce tale conversazione? Si parla della candidatura ai Mondiali del 2018, per il quale sono in corsa Inghilterra, Russia e Spagna-Portogallo. A sentire Triesman, dunque, i voti presi dalla Spagna potrebbero indirizzarsi verso la Russia, se quest’ultima aiutasse gli iberici a corrompere gli arbitri nella kermesse sudafricana.
Ovviamente si parla solo di indiscrezioni, tanto che il comitato promotore della candidatura inglese ai mondiali 2018 ha già inviato una lettera di scuse sia alla federazione russa che a quella spagnola, dissociandosi dalle rivelazioni apparse sul tabloid britannico. Ma noi che abbiamo vissuto la vicenda-Calciopoli in tutte le sue forme e che ancora adesso siamo costretti a dubitare sull’integrità morale di diverse società (vedi Calciopoli2 e le ultime intercettazioni presentate da Moggi), non possiamo fare a meno di chiederci se ci sia un fondo di verità nelle voci apparse sul Mail On Sunday.
Del resto la Spagna ha uno squadrone da far invidia a qualunque federazione e sarebbe un vero peccato se non riuscisse ad arrivare in fondo alla manifestazione, così come l’Inghilterra, che ha puntato tutto sul carisma di Capello per riuscire ad aggiudicarsi un trofeo che manca nella propria bacheca da ben 44 anni. Chi ha paura di chi?
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