Roberto Mancini lo conosce molto bene: Mario Balotelli è dotato di un grande talento, ma anche di un ego smisurato per cui finisce spesso per beccarsi con tutti, compagni, avversari e pure arbitri – anche se in questo caso deve fare attenzione se non vuole lasciare spesso la sua squadra in dieci uomini.
E anche quando il suo allenatore gli parla, come racconta lo stesso Roberto Mancini al quotidiano inglese Daily Mirror:
Non mi ascolta! Gli parlo, ma non penso che prenda il tempo di ascoltarmi.
Per l’allenatore jesino
non è importante che non mi ascolti, è importante che si comporti bene e che segni. Sono convinto che possa fare meglio perché conosco le sue qualità. Ha la capacità di cambiare il corso di una partita da solo. Potrebbe segnare in ogni partita. Spero, per lui e anche per noi, che ne prenda coscienza il più rapidamente possibile.
Mancini spera che il suo pupillo cambi mentalità e non glielo manda a dire. Non è la prima volta che lo fa, basta ritornare indietro di qualche giorno – era il 28 febbraio – al match giocato – e pareggiato – contro il Fulham:
Non sono contento di Mario. Lo conosco molto bene e so che può fare molto meglio. Ha segnato un bel gol, ma restavano 70 minuti da giocare
Stessa storia lo scorso 23 dicembre, quando risponde ad una domanda sulla sua dichiarazione di essere il miglior giocatore al mondo dopo Messi – per ora -:
Se lo pensa veramente, allora che lo dimostri ad ogni partita. Dovrebbe iniziare col sorridere per giocare a calcio. E’ la miglior cosa che possa fare.
Alcune malelingue hanno subito collegato le parole del Mancio al fatto che SuperMario stia cercando una casa a Milano da acquistare. Forse non arriverà al Milan a giugno, ma il suo ritorno a Milano sulla sponda rossonera è solo una questione di tempo.
Barefoot Cinderella 4 Marzo 2011 il 18:41
Sono d’accordo con ogni singola parola di Mancini. Nonostante gli voglia un mondo di bene e creda in lui, è disposto a criticarlo quando sbaglia; e sono critiche costruttive, non come tutti quelli che lo insultano in malo modo. Anch’io adoro Mario, ma ciò non vuol dire che lo devo difendere anche quando sbaglia!
Marco Mancini 5 Marzo 2011 il 09:51
esatto! Solo così i giocatori possono diventare grandi, con una guida forte che li tiene sulla retta via