Anno nuovo protagonisti vecchi sui campi della serie A, per una 18esima giornata che ci ha regalato finalmente l’emozione del calcio giocato, dopo le chiacchiere ed i panettoni della sosta natalizia. I volti sono sempre quelli, sebbene qualcuno dei protagonisti non abbia risposto ‘presente’ all’appello.
E allora andiamo a rivivere insieme questo primo pomeriggio calcistico dell’anno, attraverso le magie degli eroi della domenica, a partire da colui che da stasera si può fregiare del titolo di capocannoniere con le sue 13 reti messe a segno.
Con Milito fermo ai box per infortunio e Gilardino rimasto a secco nella gara contro il Lecce, Marco Di Vaio si propone come il re dei marcatori, regalando al Bologna l’ennesimo pareggio della gestione Mihajlovic, con una tiro dal dischetto calciato magistralmente.
Un altro volto da copertina è senza dubbio quello di Goran Pandev, trascinatore della Lazio in casa della Reggina e autore della tripletta che ha consentito ai biancazzurri di fare un salto in avanti in classifica. Ottima ancora una volta la prestazione di Zarate, ma di fronte a tre gol in una sola gara, la palma di migliore spetta al macedone.
Lui invece non ha segnato, ma uno così farebbe comodo a molte squadre non solo in Italia. Ezequiel Lavezzi è la vera anima di questo Napoli che sogna in grande e continua a far valere la legge del San Paolo.
Un altro elemento indispensabile per la propria squadra: cosa sarebbe il Palermo senza quel folletto che risponde al nome di Fabrizio Miccoli? Gol e assist per lui nel 3-2 casalingo contro l’Atalanta.
E un posto in prima fila lo merita anche lui, Francesco Benussi, portiere del Lecce, che con le sue prodezze ha impedto ai viola di raggiungere il pareggio, regalando di fatto tre punti preziosi ai suoi in chiave salvezza.
La controcopertina invece è tutta per Alex Del Piero, ancora una volta determinante per le sorti della Vecchia Signora ed ancora una volta con una punizione magistrale. A livello europeo in questo momento non ha eguali nei calci da fermo, andando a segno ogni volta che la palla viene piazzata al limite (o poco più) dell’area di rigore. La vittoria striminzita contro il Siena è tutta opera sua, altro che ritiro e pensione!