Probabilmente nessuno ci avrebbe scommesso un solo euro ad inizio stagione, ma la Lazio di Edy Reja ha dimostrato di essere una squadra compatta e capace di lottare per le prime posizioni in classifica. Un’annata straordinaria per l’undici capitolino, in una piazza che pretende l’impossibile e che vorrebbe vedere la propria squadra all’altezza delle prime della classe.
Ma quello che proprio non è andato giù alla curva biancazzurra è stata l’incapacità di vincere il derby nella gara che ha rappresentato l’ennesima umiliazione per gli aquilotti. E allora ecco arrivare critiche e fischi verso la squadra e verso il suo condottiero. Una situazione che infastidisce l’ambiente laziale, ma che non disturba più di tanto Muslera, convinto che questa Lazio possa togliersi grandi soddisfazioni e conquistare un posto in Europa:
Niente scuse, adesso per noi conta solo raggiungere l’Europa.
Il numero uno torna poi sulla stracittadina ed ammette che nell’occasione del primo gol di Totti il laser non ha influito sul suo intervento scomposto:
A nessuno piace prendere gli insulti della gente, ma l’ambiente di Roma è così. C’è chi ti critica in un modo, chi in un altro, chi esagera, ma poi passa, si va oltre. In occasione della punizione di Totti non sono stato disturbato dal laser. L’avevo percepito prima, ma in quella circostanza non ho visto la palla perché ero impallato dalle gambe dei miei compagni in barriera. Non ho avuto il tempo di reagire e basta. Dispiace aver fatto male in un match importante come il derby, ma siamo essere umani e a volte commettiamo errori.
Quello che conta adesso è il futuro e la posizione della Lazio a fine campionato, quando si tireranno le somme:
Ora lotterò fino alla fine per conquistare la Champions: è il nostro sogno, ma sarebbe positivo anche arrivare in Europa League. Non rappresenterebbe una delusione. Abbiamo qualcosa in più rispetto agli altri dal punto di vista della mentalità, quella che serve per superare i momenti di difficoltà. L’abbiamo dimostrato dopo il derby, battendo il Cesena. Udinese e Roma stanno facendo bene, ma i cali sono sempre dietro l’angolo. Noi il nostro l’abbiamo superato.
Mancano ancora otto giornate alla fine della stagione e chissà che la Lazio non riesca ad entrare nell’Europa che conta, a dispetto di chi non ci avrebbe scommesso neppure un euro.