Il rischio c’è, inutile far finta di niente: lo Stadio Olimpico di Roma potrebbe vedersi togliere l’assegnazione della finale di Champions League del prossimo 27 maggio, l’appuntamento più prestigioso per una competizione a livello di club.
Il motivo? Per individuarlo occorre tornare al 4 novembre scorso, data storica per i colori giallorossi che, battendo in casa il Chelsea nella gara di Champions League, ritrovavano la giusta verve per risalire anche in campionato.
Prima dell’incontro, però, si registrarono degli incidenti nei pressi dello stadio, con un bilancio di quattro feriti (tra i quali un agente) ed un arresto. Una situazione inaccettabile per la Uefa che ora bacchetta la Roma, rimproverandole di non aver saputo organizzare al meglio l’evento, permettendo, tra l’altro, ai tifosi il lancio di fumogeni.
E dire che ad assistere alla gara c’era anche il Presidente dell’Uefa, Michel Platini, che si era detto soddisfatto dei miglioramenti apportati all’impianto, promuovendo di fatto la Capitale, ritenuta pronta ad ospitare l’evento dell’anno a livello di club.
Oggi invece arriva la stangata. Sia chiaro, nulla è ancora compromesso, ci mancherebbe, ma intanto la Roma sarà chiamata a rispondere di fronte alla Commissione Disciplinare dell’Uefa l’11 dicembre prossimo.
A preoccupare poi è anche la suddivisione degli spalti, non conformi alle richieste dell’autorità sportiva. Sentite cosa ha dichiarato il Direttore delle competizioni dell’Uefa, Giorgio Marchetti:
Il 27 maggio 2009 è una data che le stelle del pallone hanno ben scolpita nella mente. Quel giorno allo stadio Olimpico di Roma si disputerà la finale di Champions, una finale che l’Uefa vorrebbe vedere senza vincoli, uno stadio senza barriere tra i tifosi, così come è stato negli impianti dove la Champions ha vissuto il suo ultimo passaggio e così dovrà essere a Roma. Lo ha chiesto l’Uefa e l’Italia dovrà adeguarsi.
Riuscirà la Capitale a fugare ogni dubbio e a mantenere l’organizzazione dell’evento? Staremo a vedere. Per ora l’unica cosa che possiamo dire è che la strada per la Finale è ancora lunga, ma non detto che porti a Roma…