Sembrava non voler smettere mai, sembrava risorgere dalle proprie ceneri dopo ogni infortunio, in una lotta con la sorte benevola e maligna al tempo stesso, che gli ha regalato piedi d’oro e tendini di cristallo, così fragili da spezzarsi ad ogni colpo ricevuto. Di infortuni seri Ronaldo ne ha subiti parecchi ed ogni volta c’era qualcuno pronto a scommettere che non sarebbe più tornato quello di un tempo, quello che saltava gli avversari come fossero birilli e guadagnava applausi a scena aperta in ogni dove.
E lui, il Fenomeno, ogni volta smentiva tutti e dimostrava di essere ancora uno dei migliori calciatori in attività. Fino a qualche anno fa, quando la parabola discendente ha avuto inizio, un po’ per l’ennesimo infortunio che ne ha compromesso la carriera, un po’ per la vita smodata che lo conduceva più nei pressi dei locali notturni (ricordate la storia dei viados?) che verso il campo di allenamento.
Qualche giorno fa è arrivata l’umiliazione più cocente della sua carriera, con la contestazione dei tifosi del Corinthians che lo “invitavano” a farsi da parte, dopo l’ennesima figuraccia in campo. E Ronaldo ha seguito il consiglio e proprio oggi ha annunciato il ritiro, ammettendo di non essere più il Fenomeno che tutti ricordavamo. Un annuncio che non poteva non provocare reazioni, specie in chi ha avuto la fortuna di ammirarne le doti prima che la sfortuna prendesse il sopravvento. E allora ecco arrivare il saluto dei colleghi, a cominciare da chi ha giocato al suo fianco come Luis Fabiano:
Grazie a Dio ho avuto l’onore di giocare al suo fianco. Un giorno potrò raccontare ai miei nipoti che ho giocato con uno dei migliori di sempre.
Sulla stessa lunghezza d’onda Kakà:
Ronaldo, molte grazie per tutto ciò che hai fatto per lo sport, per il calcio, per il Brasile e per migliaia di persone.
Persino Ibrahimovic ha voluto unirsi al saluto generale:
Ronaldo è stato uno dei migliori di tutti i tempi. E’ il calciatore più completo della storia.
Uno dei più completi e sfortunati. Ciao Fenomeno!