Tutto è bene quel che finisce bene. Bene per modo di dire, visto che di mezzo c’è Paul Gascoigne, il cui nome da anni è simbolo di guai a non finire. Quello che ci preme sottolineare, però, è che l’ex campione della nazionale inglese è tornato a farsi vivo, dopo aver fatto preoccupare amici e parenti per qualche giorno.
Ricordate la storia? Gazza era in un centro specializzato nella cura delle dipendenze, intenzionato ad uscir fuori dal tunnel di alcolismo nel quale si è infilato da diverso tempo. Per Natale gli era stato concesso di recarsi a casa della madre, ma sembrava aver perso la strada, non lasciando tracce dietro di sé.
Dove si era cacciato? A rivelarlo è lo stesso giocatore in una serie di telefonate ai familiari, nelle quali ha ammesso di essere rimasto scioccato dalle frasi pronunciate da suo figlio Regan e di aver per questo deciso di fermarsi in un albergo, per affogare i dispiaceri nell’alcol (e ti pareva!)
Nello stralcio dell’intervista proposta dalla tv inglese (la versione integrale andrà in onda tra qualche giorno), il ragazzino non usava parole tenere nei confronti del padre, non ritendolo affatto una “bella persona”. Nel corso della stessa intervista, Regan raccontava anche uno dei momenti più drammatici dell’ultimo periodo, quando Paul sparì senza dar notizie di sé, per poi essere ritrovato in un albergo in Portogallo. Ebbene, in quell’occasione il ragazzo fu costretto ad assistere ad una scena pietosa, con suo padre completamente ubriaco (tanto per cambiare) che mangiava dolci e vomitava in un sacchetto.
Comprensibili dunque le parole di rifiuto pronunciate davanti alla telecamere. Ma Gazza non ha retto al colpo ed ha deciso di “affrontare” il problema a modo suo, continuando nella sua ricerca dell’autodistruzione. Ed ora che fine farà? Beh, diciamo che le parole del figlio hanno colto nel segno, se è vero che Gascoigne ha deciso di tornare in clinica per terminare il programma di recupero. Quello che resta da stabilire è quanto durerà questa sua convinzione.
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