Ciak si gira: caso-Gascoigne, capitolo sesto. Confessiamo che la storia comincia ad annoiarci, ma ogni giorno arrivano novità succulente dalla terra di Sua Maestà e non possiamo proprio evitare di tornare sull’argomento.
Cosa c’è di nuovo sotto il sole? L’ennesima smentita della signora Gascoigne, che proprio non ci tiene a passare per bugiarda e sfruttatrice delle altrui disgrazie e restituisce le accuse al mittente:
Paul deve smetterla di lamentarsi e di dire che lui non era d’accordo con il programma Surviving Gazza, perché l’intera faccenda è stata una sua idea. Quelli dello show erano venuti da me, mentre lui era in clinica, dicendomi che volevano raccontare la mia storia, ma io risposi di no. Una settimana più tardi, però, Paul mi disse che ci teneva a fare quel documentario lui stesso e così accettai di lasciarli filmare a casa mia per qualche mese. Ma tutto quello che Paul voleva fare era uscire per andare a bere, non era mai a casa e così i protagonisti siamo diventati noi. E’ terribile che la gente pensi che lo abbiamo fatto per un guadagno economico e per colpire Paul. Tutto questo non è mai stata una nostra scelta.
Questa la dichiarazione di Sheryl davanti alle telecamere di ITV1. Parole che tentano di mettere la parola fine su una vicenda controversa che potrebbe finire addirittura in tribunale, vista l’intenzione di Gazza di portare la ex moglie davanti ad un giudice. Intanto il piccolo Regan continua ad essere protagonista e, nel corso della stessa trasmissione, racconta altri aneddoti legati al rapporto con suo padre, come quando fu costretto a spegnere un incendio in una stanza d’albergo, mentre Gazza era sul letto (naturalmente ubriaco fradicio).
Inutile dire che la storia non finisce qui e che dobbiamo aspettarci ancora accuse e controaccuse, rivelazioni e smentite… Intanto non ci resta che riflettere sull’ultima dichiarazione della ex sgnora Gascoigne:
Prendersi cura di Paul non è così facile come qualcuno potrebbe pensare. La gente dice spesso che a lui servirebbe solo un amico o di avere la famiglia vicino, ma arrivati a questo punto, la sola persona che può salvare Paul è lui stesso.
E forse è proprio questa l’unica verità di tutta la storia…