Genio e sregolatezza, come e più di altri che lo hanno preceduto. Un giorno idolo delle folle, trascinatore indiscusso in campo quanto debole ed indifeso fuori dal rettangolo verde. Oggi è l’ombra di se stesso Paul Gascoigne, tornato prepotentemente in prima pagina per via dell’ennesimo guaio legato all’abuso di alcol. Ieri lo davano in pericolo di vita, abbattuto da un collasso cardiocircolatorio e ricoverato d’urgenza in un costoso ospedale privato. Oggi il calcio inglese di mobilita per aiutarlo nella difficile lotta contro l’alcolismo, nella speranza che per Gazza ci sia ancora un domani.
► GASCOIGNE ARRESTATO PER AGGRESSIONE
L’ultima apparizione dell’ex idolo della Curva Nord risale all’inizio di febbraio, quando si presentò ad una serata benefica in evidente stato di ubriachezza. Gazza non riusciva a reggersi in piedi né a parlare, concludendo la sua “performance” con un pianto liberatorio. Smaltita la sbornia, l’ex calciatore si era lasciato convincere ad abbandonare la bottiglia, accettando il ricovero in una clinica di Phoenix.
I primi costi per le cure sono stati coperti dagli amici di Gazza, ma la lunghezza dei tempi di recupero richiede uno sforzo superiore alle aspettative. Stando ai conti fatti dal Sun, pare che il ricovero nella Meadows Centre Clinic di Phoenix richieda un costo di 7.500 dollari a settimana, ai quali vanno aggiunti i 100.000 dollari chiesti dall’ospedale privato nel quale è attualmente ricoverato l’ex fantasista della nazionale inglese.
Il quotidiano britannico ha invitato quindi i campioni della Premier ad intervenire in favore di Gascoigne. A rispondere all’appello ci ha pensato Steven Gerrard, capitano del Liverpool, che ha aperto una sorta di sottoscrizione. Molte le adesioni da parte delle star del calcio inglese, a cominciare da Wayne Rooney, Frank Lampard e John Terry. Finora sono state raccolta 40 sterline, ma si conta di riuscire a coprire in breve il costo delle cure. La speranza è che gli “sforzi” di Gerrard e compagni venga ripagato dal completo recupero di Gazza.
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