Quarta in classifica a quaranta punti e lanciata più che mai verso la zona Champions: la Genova rossoblu può permettersi il lusso di sognare in grande, alla faccia di quanti pronosticavano un campionato “tranquillo” ma non eccezionale. Merito di una squadra ben costruita, di un allenatore valido e di una società che ha saputo valorizzare i giovani, indovinando al tempo stesso acquisti “pesanti”.
Merito anche di un presidente, Enrico Preziosi, che pare avere un fiuto straordinario quando si tratta di portare a casa campioni ad un passo dall’esplosione. Quasi sempre, almeno. Tranne quella volta che era sul punto di prendere Lionel Messi, quando ancora non era il fenomeno che tutti conosciamo:
Su segnalazione di Favero lo avevo portato a Como. Era un ragazzino, costava 50 mila dollari, ma il mio d.s. di allora lo bocciò.
Ci piacerebbe tanto conoscere il nome del grande intenditore di calcio che ha privato il nostro campionato di una simile rarità… Un’occasione persa per l’allora club di Preziosi, ma non è l’unica. Pensate che anche Amauri è passato sotto gli occhi del presidente:
Andai personalmente a prenderlo in Brasile, venne a Como ma essendo extracomunitario non poteva essere tesserato, così lo appoggiammo al Bellinzona. Non l’ho più visto.
Ed ora lo vede in tv o, al massimo, quando gioca contro il suo Genoa, rimpiangendo i tempi in cui non ha potuto tesserarlo a causa del suo passaporto. Resta il fatto che il brasiliano può considerarsi una scoperta del presidente rossoblu, che ora con una punta d orgoglio snocciola tutti i suoi grandi acquisti:
Dietro le scelte c’è tanto lavoro. Ho preso solo un giocatore senza averlo visto, Lopez, ma ero in vacanza, ci serviva un centravanti e mi sono fidato. I flop ci sono stati, ma per fortuna i colpi andati a buon fine sono di più. C’è chi mi segnala i giocatori, io li vedo su cassette o cd, poi mando persone di fiducia a seguirli in campo e fuori, ci parlo, cerco di conoscerne anche la famiglia. I fiori all’occhiello restano Milito e Lavezzi, quelli che ho fortemente voluto. Purtroppo per i fatti noti ho perso il secondo, Diego invece sono riuscito a riprenderlo.
E immaginate cosa sarebbero riusciti a fare Milito e Messi insieme in questo Genoa…
Napoleon 6 Febbraio 2009 il 14:41
Per fortuna Messi è andato al Barcellona, in Italia non sarebbe diventato quello che è. Prima cosa la cultura dei giovani che ha il Barca ce l’hanno pochissimi club in Europa, seconda cosa per il fisico che ha lo avrebbero massacrato (Soffriva anche di nanismo da ragazzino e non so se il Genoa sarebbe stato in grado di fare ciò che hanno fatto i blaugrana per il calciatore più forte del mondo)