Se ci fosse una classifica dello sportivo più odiato, molto probabilmente in vetta troveremmo Raymond Domenech. L’allenatore che tanti nasi ha fatto storcere fuori dalla Francia negli anni scorsi ha avuto la capacità di farsi odiare anche entro i propri confini nazionali. Stavolta però il fallo di mano di Henry non c’entra, o meglio, c’entra solo marginalmente.
Il vero problema ora è economico. Mentre infatti le famiglie francesi, come quelle di tutto il mondo, fanno i salti mortali per affrontare la crisi economica, e mentre i politici francesi continuano a ripetere di vergognarsi di quanto sta accadendo in Francia tra le famiglie che non ce la fanno ad arrivare a fine mese, la federazione calcio transalpina ha reso noto il premio per la qualificazione al mondiale dato al suo allenatore: 826.000 euro.
Appena dato l’annuncio, in molti si sono ribellati, in primis il ministro dell’economia, Christine Lagarde, che si è battuta negli ultimi anni contro i super-compensi di manager e banchieri, e che è rimasta senza parole di fronte a tali cifre. Quello che contestano i francesi invece è che una cifra così esagerata è arrivata al costo di una brutta figura da parte della nazionale di calcio, dell’incremento del sentimento di antipatia da parte dei tifosi di tutto il mondo verso la squadra, della retrocessione di categoria dalle teste di serie alla quarta fascia, e sicuramente una futura ostilità arbitrale nei confronti dei transalpini. Insomma, anche quando non fa niente, Domenech riesce a far arrabbiare sempre tutti.