L’ultima giornata del campionato di Serie A aveva ancora un paio di verdetti da dare, con quattro squadre alla ricerca di un piazzamento più o meno importante in Europa. All’Udinese bastava un solo punto per coronare il sogno della conquista della Champions League, anche se condizionato dal turno preliminare della prossima estate. A sperare nella quarta piazza c’era anche la Lazio, che doveva battere il Lecce e sperare che i campioni d’Italia del Milan facessero altrettanto con i bianconeri.
La stessa speranza nutrita dalla Juventus, che sperava in un colpaccio della Sampdoria sul campo della Roma, trovandosi però nella necessità di battere il Napoli. Alla fine della fiera le speranze della Vecchia Signora e quelle Lazio si riveleranno vane, di fronte alla vittoria della Roma e del pareggio casalingo dell’Udinese.
I bianconeri di Guidolin conquistano un posto nella massima competizione europea del prossimo anno, impattando a reti bianche contro un Milan più che appagato dopo la festa scudetto. Al minuto numero 72 l’Udinese avrebbe avuto anche la possibilità di portarsi in vantaggio, ma Totò Di Natale non riusciva ad infilare il rigore che avrebbe fatto esplodere il Friuli.
La Lazio ha fatto invece la sua partita sul campo del Lecce, con un orecchio al risultato di Udine. Rocchi apriva le danze al minuto numero 7, Coppola pareggiava al 33′, ma la gioia durava solo due minuti perché Zarate riportava subito in vantaggio gli ospiti. Prima dell’intervallo il Lecce riusciva di nuovo ad impattare (gol di Piatti), ma nella ripresa la Lazio dilagava, prima con Zarate su calcio di rigore (espulsione del portiere salentino Benassi) e poi con un’autorete di Vives. Nonostante la vittoria, la Lazio deve accontentarsi della qualificazione in Europa League, come del resto i cugini della Roma, che vincono senza troppa difficoltà contro la Sampdoria già retrocessa in serie B.
Ospiti in vantaggio con Mannini al minuto 26 della prima frazione di gioco, prima che Totti segnasse il suo gol numero 207 nella massima serie. Nella ripresa Vucinic e Borriello completavano l’opera, portando la Roma in Europa. Niente Europa invece per la Juventus (non accadeva dalla gestione Maifredi nel ’90-’91). Contro il Napoli la Vecchia Signora non è riuscita ad andare oltre il pareggio, ritrovandosi a rimontare prima il gol di Maggio (pari di Chiellini), poi quello di Lucarelli (pari di Matri). Scende il sipario sulla Serie A, arrivederci al prossimo agosto.