Se il Milan chiama, l’Inter risponde. E lo fa con forza, sommergendo di reti il povero Genoa, arrivato a Milano con la consapevolezza di chi sa che l’avversario non può permettersi passi falsi. E dire che gli uomini di Ballardini erano persino riusciti a portarsi in vantaggio, quando Palacio infilava Julio Cesar sul finire della prima frazione di gioco.
Ma l’Inter non si dava per vinta e nella ripresa riusciva in pochi minuti a ribaltare la situazione con Pazzini ed Eto’o, che in due minuti piazzavano il fulmineo uno-due. Passavano ancora pochi minuti ed il camerunense si ripeteva, prima che Pandev e Nagatomo firmassero il pokerissimo. Al Genoa restava la soddisfazione di un gol allo scadere con Boselli, ma i tre punti finivano nelle tasche dei padroni di casa che si riportano a meno cinque dal Milan capolista.
Perde terreno la terza della classe, il Napoli, che si lascia fermare sullo 0-0 dal Brescia. Gli uomini di Mazzarri hanno provato in tutti i modi a scardinare la difesa delle Rondinelle, ma alla fine della fiera devono accontentarsi di un solo punto.
Chi guadagna terreno è invece l’Udinese, che non va oltre l’1-0 contro il Bari, ma conquista comunque tre punti importanti per l’aggancio del quarto posto in classifica, in attesa del posticipo tra Lazio e Palermo. I bianconeri hanno sofferto più del previsto contro i Galletti, ma ci ha pensato il solito Di Natale a togliere le castagne dal fuoco, incaricandosi del tiro dal dischetto che vale la vittoria.
Torna alla vittoria la Fiorentina, grazie ad un Mutu rigenerato (doppietta per lui) e a Gilardino. Il Catania incassa tre gol e resta a quota 29, in piena zona retrocessione. Fuochi pirotecnici al Dall’Ara di Bologna, dove Di Vaio festeggia le 100 gare in maglia rossoblu siglando il vantaggio su calcio di rigore. A rovinargli la festa ci pensano Cossu e Ragatzu, ma Ramirez allo scadere gela il Cagliari e rimette in piedi il risultato. Pareggio senza reti tra Chievo e Parma, nonostante la superiorità numerica dei gialloblu locali per due terzi di partita.