Anticipo ricco all’ora di pranzo della 19esima nonché ultima giornata del girone di andata di Serie A, tra una Roma in cerca di punti utili alla conquista del secondo posto (momentaneo) in classifica ed una Sampdoria che vuole cancellare la batosta rimediata sul campo del Palermo solo tre giorni fa.
Di Carlo decide di fare a meno della coppia Pazzini-Macheda, affidandosi a Pozzi-Marilungo, mentre Ranieri lascia in panchina capitan Totti, per regalare le chiavi dell’attacco a Borriello e Vucinic. L’avvio è tutto di marca blucerchiata, con Pozzi e Koman che cercano di bucare la difesa ospite, ma al 18′ è la Roma a passare in vantaggio, quando Vucinic entra in area e scarica un bel destro verso la porta di Curci.
La Samp prova a reagire, ma è ancora la Roma nel corso della prima frazione di gioco a rendersi pericolosa nei pressi dell’area avversaria, con un Vucinic imprendibile e la coppia Brighi-Perrotta a proporsi con continuità in avanti. Nella ripresa i padroni di casa partono bene, ma la Roma non manca di ripartire in contropiede con Borriello e Vucinic alla ricerca del raddoppio.
A dare una mano ai doriani ci pensa Juan, che non controlla un pallone piuttosto agevole e dà il via all’azione di Palombo. Julio Sergio non può far altro che intervenire fallosamente sul centrocampista avversario, rimediando un calcio di rigore contro ed una sacrosanta espulsione.
Sul dischetto si presenta Pozzi, che non sbaglia mira e regala il pareggio ai suoi. Ora la Samp può giocare sulle ali dell’entusiasmo, spinta da un Ferraris che crede nella vittoria, considerando anche l’entrata sul terreno di gioco di Pazzini e del neo-acquisto Macheda. Ma a guadagnarsi la gloria è Guberti, ex giallorosso, che al minuto numero 38 sigla la rete che vale i tre punti. Di lì alla fine restano la segnalare le espulsioni di Lucchini e Gastaldello e l’entrata di Totti sul terreno di gioco, ma ormai è tardi per rimettere in piedi il risultato e la Roma dice addio al sogno del secondo posto in classifica.