Se Ibra non segna, il Milan non vince. Allegri non vuol sentir parlare di Milan Ibrahimovic-dipendente, ma tant’è. Lo svedese questa sera non ha messo il sigillo sulla gara conto la Sampdoria ed i rossoneri non hanno allungato la striscia di vittorie consecutive, portando a casa solo un punto. La testa della classifica resta ben salda, ma domani le dirette concorrenti hanno la possibilità di accorciare e di portarsi a ridosso dell’undici rossonero.
E dire che gli ospiti hanno avuto diverse occasioni per chiudere la gara sin dalle prime battute di gioco, ma la Samp ha retto bene e non ha mancato di proporre azioni pericolose dalle parti di Abbiati. Poi quando ci preparavamo a commentare lo 0-0 alla fine della prima frazione di gioco, ecco arrivare la rete di Robinho, con Ibra che si calava nel ruolo di assist-man.
Ad inizio ripresa era ancora il Milan a spingersi in avanti, alla ricerca della rete che avrebbe chiuso la gara, ma era la Sampdoria a concretizzare, quando Pazzini infilava la porta rossonera al minuto numero 14. Ancora tante occasioni da raccontare di lì alla fine della gara, ma alla fine sarà 1-1, un risultato che non accontenta mister Allegri:
La squadra ha giocato una delle migliori partite per intensità di gioco e attenzione. Sul gol abbiamo sbagliato un paio di cose. Non siamo riusciti a vincere una partita che meritavamo di vincere.
E non provate a fargli ammettere che il Milan è Ibrahimovic dipendente:
Direi di no. Oggi ha segnato Robinho e Ibra si è reso molte volte pericoloso. Anche Seedorf ha avuto chance che non siamo riusciti a sfruttare.
E quanto al prossimo rientro di Pirlo, che potrebbe “sconvolgere” l’equilibrio della squadra:
Può fare anche il trequartista, ma comunque c’è bisogno di tutti per giocare con questa intensità. Sinceramente dopo gli ultimi impegni non pensavo riuscissimo a giocare così oggi, invece…