Prima erano i calciatori ad attirare le attenzioni dei calciofili, oggi sono gli allenatori. Sì perché in una Serie A povera anziché chi va in campo conta chi sta in panchina, come dimostrano le squadre di mezzo campionato che cambieranno allenatore. L’ultima bufera accade in casa Milan dove Berlusconi sembra si sia stancato di Allegri e stia spingendo in prima persona, nonostante l’opposizione dei tifosi, per farlo andare a Roma.
Come si sa l’ex allenatore del Cagliari avrebbe già un accordo verbale con gli americani, ma vorrebbe vedere come finisce la stagione prima di prendere una decisione. Berlusconi invece non vuole aspettare e vuole Seedorf o Inzaghi al suo posto. Guai anche per il Napoli dove Mazzarri, dopo le voci di mercato su Cavani sempre più verso il City, minaccia di andare all’Inter se non arrivasse un sostituto all’altezza. Ma persino la Juventus rischia il cambio di allenatore dato che Conte vuole rinnovare solo con un lauto ritocco dell’ingaggio e soprattutto con l’assicurazione di un top player per la prossima stagione tra Ibrahimovic e Suarez.
All’estero invece si vivono esperienze contrastanti. Mentre in Spagna riparte il solito tam tam sulla Remuntada, solo che stavolta sembra impossibile, in Inghilterra si parla di mercato e sono due i nomi che accendono la fantasia: Cavani, per il Manchester City, e Cristiano Ronaldo, conteso tra Manchester United e PSG. Decisamente nomi diversi dai nostri.