Il Milan arresta la sua corsa e regala segnali di speranza alle dirette inseguitrici, preoccupate dallo strapotere di una squadra che riesce ad imporsi lontana dalle mura amiche anche in inferiorità numerica (vedi la trasferta di Catania). A regalare speranza a mezza Serie A è la Lazio, salita a Milano con la consapevolezza di aver già raggiunto la quota salvezza (leggi le dichiarazioni di Edy Reja al termine della gara con la Fiorentina) e con la speranza di metter punti in cascina per l’approdo all’Europa League.
Vero è che il Milan corsaro ammirato in Sicilia lo scorso fine settimana è solo un ricordo, ma è anche vero che il merito è tutto di una Lazio compatta, attenta e determinata a non tornare a casa con la pancia vuota.
Bene la Lazio nei primissimi minuti di gioco, quando Ledesma si affacciava in avanti e chiamava Abbiati alla parata a terra. Poi il Milan cresceva e tentava di imporre il proprio gioco, così come dovrebbe fare una testa di serie. Ma tra il dire e il fare c’era di mezzo l’organizzazione degli ospiti ed un Pato che non sempre riusciva a trovare le giuste misure, mentre Ibrahimovic rifilava le solite sportellate a destra e a manca per ritagliarsi qualche spazio.
Anche Emanuelson e Flamini cercavano di contribuire alla causa rossonera, proponendosi in avanti, ma alla fine della prima frazione di gioco il tabellone luminoso recitava un triste 0-0. Nella ripresa era subito Ibrahimovic-show, ma il missile dello svedese non trovava fortuna e dopo aver sbattuto sul palo finiva tra le braccia del portiere ospite. Di lì a poco Cassano veniva buttato nella mischia, ma stavolta le magie di Fantantonio non producevano gli effetti desiderati. Restava da ammirare un tiro di Robinho respinto sulla linea da Biava e poco altro, fino al triplice fischio finale. In attesa delle gare di domani, il Milan si porta a +5 sul Napoli, mentre la Lazio sale a quota 41.