Mesbah e Bertolacci, chi sono costoro? Solo due nomi come tanti, se paragonati ai vari Buffon, Chiellini, Krasic, Aquilani, Del Piero e compagnia bella. Eppure a riempire il tabellino dei marcatori dell’anticipo dell’ora di pranzo ci sono proprio questi due nomi. Alla vigilia di Lecce-Juventus Delneri aveva parlato di partita della svolta e chissà quanti tifosi bianconeri avranno cominciato ad esibirsi in scongiuri di ogni tipo, considerando che ad ogni promessa del tecnico corrisponde poi un momento di appannamento della squadra (ricordate quando parlava di scudetto poco prima di Natale?).
La svolta non c’è stata ed anzi la Juve ha incassato due sonori schiaffoni contro una squadra che cerca punti utili per la salvezza. Davide contro Golia, a giudicare dai nomi in campo, con Golia che esce ancora una volta battuto ed è costretto a rivedere le proprie ambizioni.
Una partita senza storia, condizionata dall’espulsione di Buffon dopo soli 12 minuti di gioco. Ma la Juventus non può certo aggrapparsi all’inferiorità numerica per giustificare il tracollo, visto che anche in undici contro undici la squadra di De Canio (oggi in tribuna) aveva dimostrato di potersela giocare alla grande. A presentarsi di fronte ai microfoni è Rizzo, che oggi ha sostituito il tecnico giallorosso in panchina:
Abbiamo fatto una buona gara, interpretata bene e così doveva essere contro la Juventus. Abbiamo creduto nel risultato e siamo andati anche oltre alle più rosee aspettative. Avevamo Di Michele che in profondità è eccezionale, quindi abbiamo giocato bene su quest’aspetto. Qualche anno fa ho battuto anche il Milan, quindi c’è un precedente contro le big. Abbiamo dovuto limitare le escursioni esterne della Juventus, che se fosse arrivata al cross avrebbe creato molti problemi. Con Mesbah e Grossumller che lavoravano da terzini quasi abbiamo chiuso tutte le strade. Bertolacci? Forza nelle gambe, potenza di piede, grandi prospettive e riesce anche a far goal: è un giocatore che ha un’ottima prospettiva.