In attesa del ricco posticipo della dodicesima giornata (il derby milanese), la Lazio batte il Napoli e si riprende la testa della classifica. Gli uomini di Reja erano chiamati a riscattare le due sconfitte consecutive, l’una dolorosissima nel derby con la Roma, l’altra inattesa, arrivata solo all’ultimo secondo del turno infrasettimanale contro il Cesena.
Ultimo secondo benedetto invece dal Napoli, che contro il Cagliari aveva colto tre punti preziosi proprio in cona Cesarini (anche oltre, a dire il vero), risalendo in classifica fino a raggiungere i piani alti. Nell’anticipo dell’ora di pranzo della dodicesima giornata ci si aspettava dunque una gara viva tra due formazioni che potevano giocarsela alla pari nella ricerca dei tre punti.
E gara viva è stata, specie per merito dei padroni di casa, che sembravano trovare nuova linfa dal volo dell’aquila sul terreno dell’Olimpico e tornano essi stessi a volare, dimostrando – come vuole Lotito – che la Lazio non è solo fortunata e non vince esclusivamente contro squadre di media-bassa classifica. Lo ribadisce Edy Reja, visibilmente soddisfatto dopo i tre punti conquistati contro il “suo” Napoli:
Una squadra che si trova in questa posizione di classifica ha dei valori. Può sbagliare delle partite come sbagliano tutte le squadre ma il livello rimane alto. La gara di Zarate? Noi possiamo diventare importanti con Mauro ma lui deve trovare fiducia nei propri mezzi. Questa partita può fargli bene dal punto di vista mentale.
Mazzarri parla invece di stanchezza:
Abbiamo pagato l’ottava partita in 29 giorni. Nel secondo tempo, quando solitamente usciamo fuori, non ne avevamo più. Nel primo tempo avremmo meritato il pareggio, nella seconda frazione è mancata freschezza. La Lazio è una squadra forte, era più fresca di noi e ci sta la sconfitta.
Quanto al gol di Zarate:
A noi dalla panchina è sembrato subito un tocco di mano. Sono episodi che accadono. Siamo stati sfortunati perché al primo tiro hanno fatto gol e loro sono bravissimi a chiudersi e giocare in ripartenza. Magari, se non avessero fatto quel primo gol, sarebbe stata un’altra partita.
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