Cenere e carbone per la Vecchia Signora, che non trova la solidarietà dell’altrettanto vecchia Befana e si becca quattro schiaffi dalla neopromossa Parma nel primo anticipo della diciottesima giornata. Che sia una giornata storta lo si intuisce sin dal 6′ minuto, quando Quagliarella resta a terra dopo uno scontro ed è costretto all’uscita prematura dal rettangolo verde. Al suo posto entra Amauri, unica ed ultima scelta del tecnico Delneri, che a quel punto può solo augurarsi che centrocampisti e difensori trovino la via del gol. E visto che le disgrazie non arrivano mai da sole, ecco l’espulsione di Felipe Melo al minuto numero 17, che complica ancor più i piani della Vecchia Signora.
Alla mezz’ora altro cambio per la Juventus, con Del Piero che finisce sotto la doccia e Pepe a tentare di insaporire l’attacco bianconero. Ma a dare spettacolo sono i parmigiani, che prima della conclusione del primo tempo si portano in vantaggio con l’ex Giovinco. Grande soddisfazione per il talento tascabile, mai entrato completamente nelle grazie juventine negli anni di permanenza a Torino.
E al minuto numero 48 la soddisfazione diventa doppia per la Formica Atomica, che si gode la doppietta personale e consuma la tanto attesa vendetta nei confronti della squadra che non gli ha regalato fiducia. Gara in salita per la Juventus, che però di lì a poco ha avuto la possibilità di riportarsi sotto, quando Legrottaglie svettava di testa su un calcio d’angolo e dimezzava le distanze.
Bianconeri alla riscossa in cerca del pareggio? Sì, ma solo nei programmi di Delneri, visto che al tre minuti dopo arriva il tris dei gialloblu: fallo di Chiellini in area e calcio di rigore, che il vecchio Crespo non falliva, riportando i suoi in vantaggio di due lunghezze. Finita qui? No, perché in pieno recupero arriva anche l’umiliane del quarto gol firmato stavolta da Palladino. Rientro amaro per la Juventus, che deve rimandare la rincorsa alle prime della classe, perdendo una grande opportunità proprio tra le mura amiche.