Nel primo anticipo della decima giornata di campionato, il Bologna ottiene il massimo risultato con il minimo sforzo. La panchina di Malesani cominciava a traballare, ma a mettere una colata di cemento sulle insicure basi è sempre lui, Marco Di Vaio l’uomo della provvidenza, prima autore della rete che ha sbloccato la non facile gara, poi in veste di suggeritore per Gimenez nell’azione del raddoppio.
Due episodi avvenuti al minuto numero 84 ed al minuto numero 85, poco prima del triplice fischio finale che avrebbe potuto condannare il tecnico rossoblu all’esonero. Due episodi avvenuti quando il pubblico del Dall’Ara si preparava alla contestazione a suon di fischi, al termine di una gara lenta e macchinosa da parte degli uomini di Malesani.
Nella prima frazione di gioco da segnalare solo un paio di conclusioni a rete da parte dei padroni di casa, con capitan Di Vaio vicino alla segnatura. Gara piuttosto noiosa anche nella ripresa, con Di Vaio da una parte e Di Michele dall’altra che avrebbero potuto cambiare l’equilibrio del risultato. Ma i minuti passavano e – guardando la partita – si aveva l’impressione che lo 0-0 dovesse regnare fino al fischio finale di Daniele Orsato. Ma proprio quando ci preparavamo a commentare il risultato a reti bianche, ecco arrivare il guizzo di Di Vaio, che di testa superava il portiere avversario per il vantaggio dei padroni di casa.
Finita qui? No, perché lo stesso capitano un minuto dopo metteva Gimenez nelle condizioni di colpire per il 2-0 finale. Un risultato troppo severo per il Lecce, sebbene gli uomini di De Canio non abbiano fatto l’impossibile per portare a casa la posta piena.
La panchina di Malesani al momento è salva ed i fischi del Dall’Ara per ora sono sostituiti dagli applausi per una squadra che solo alla fine è riuscita a trovare le giuste geometrie per trafiggere la difesa salentina.