Non va in scena lo spettacolo al San Nicola di Bari, dove la Lazio cercava i punti necessari per confermarsi in vetta alla classifica. Il Bari, da parte sua, non ha offerto la migliore prestazione possibile per contrastare il gioco dei capitolini ed imporre i propri ritmi. Ne risulta un primo tempo assai equilibrato e – a dire il vero – noioso, in cui le squadre hanno mirato più a non prenderle che a suonarle.
Nella ripresa la Lazio ha tentato qualche sortita offensiva in più, riuscendo finalmente a bucare la porta di Gillet (inoperoso fino a quel momento) con un tiro non irresistibile di Hernanes. Qualche minuto dopo i biancazzurri consolidavano il vantaggio, un po’ per merito di Mauri (sua l’azione che ha portato Floccari al tocco sporco) e un po’ per demerito della linea difensiva dei galletti, che lasciavano l’attaccante laziale tutto solo davanti al portiere.
Nella seconda parte della ripresa il Bari ha cercato orgogliosamente di portarsi in avanti, ma alla fine è la Lazio a festeggiare il successo e la testa solitaria della classifica. Dove può arrivare la squadra di Lotito? Edy Reja la mette sul piano dell’ironia:
Al rientro negli spogliatoi i ragazzi mi hanno detto che mancano 24 punti alla salvezza… Scherzi a parte, è un momento positivo. Abbiamo fatto una buona gara, concedendo poco al Bari. Abbiamo fatto una grande partita sul piano difensivo e davanti abbiamo giocatori che possono risolverti la partita in ogni momento.
E ancora:
La scelta di aspettare il Bari l’abbiamo studiata in settimana. Sapevamo che non dovevamo cedere campo perché loro hanno soluzioni offensive che possono farti male. Hernanes? Ha fatto bene, ma non solo lui. Anche Zarate si è mosso molto bene. Se vuole giocare sa che deve lavorare e lo può fare perché ha un grande fisico e ha resistenza. Se farà come oggi troverà sempre spazio.
Insomma, se si vuole continuare a vincere, occorre mettere da parte la mania di protagonismo dei singoli.