I club non hanno alcun obbligo di concedere i giocatori alle Nazionali olimpiche.
Questa la sentenza del Tribunale sportivo di Losanna, che mette la parola fine alla lunga querelle tra le federazioni sudamericane (Argentina e Brasile) ed alcuni club europei (Barcellona, Werder Brema e Schalke 04). Alla vigilia della manifestazione sportiva per eccellenza, dunque, le nazionali dovranno rinunciare alle prestazioni di Messi, Diego e Rafinha, costretti ora a salire sul primo aereo per tornare in Europa.
La Fifa qualche giorno fa aveva dato ragione alle federazioni nazionali, ritenendo che gli Under 23 avessero tutto il diritto di partecipare alle Olimpiadi. Ma ora il Tas ribalta la sentenza, auspicando però il buon senso da parte di tutti (come aveva fatto Blatter) affinché le parti riescano a trovare un accordo.
Dura lex, sed lex, recitavano i latini, ma è un vero peccato non poter vedere simili talenti difendere i colori della propria bandiera.