Il marcio nel calcio si allarga verso Est, e tocca anche Grecia e Israele, anche se per motivi diversi. Tra ieri e oggi infatti sono scattate le manette per diversi personaggi di spicco di entrambe le Federazioni. In particolare lo scandalo in Grecia riguarda le scommesse ed assomiglia molto a quello che sta toccando l’Italia negli ultimi giorni, mentre in Israele c’è una sorta di replay di Calciopoli. Insomma, l’Italia ha fatto scuola e le altre nazioni la imitano.
Allo stato attuale la situazione peggiore sembra essere quella greca, con 10 persone arrestate e 70 indagate, tra cui anche un alto dirigente dell’Olympiakos, uno dei maggiori club della nazione. Secondo le prime notizie sulle indagini, pare che 41 partite, sin dal 2009 ed in particolare nella Serie B greca, fossero “aggiustate” dagli scommettitori, attraverso persone corrotte ai vertici di alcuni importanti club.
Diversa invece la situazione in Israele in cui, come per Calciopoli, l’accusa è di corruzione degli arbitri per favorire alcune squadre. Sul banco degli imputati c’è l’Hapoel Petah Tikva, i cui dirigenti più importanti sono stati arrestati nella notte, e su cui incombe persino l’ombra della criminalità organizzata. Purtroppo, come affermano i giornali israeliani, pare che quello dell’Hapoel non sia un caso isolato, ed altri club potrebbero aver “approfittato” di questa situazione ancora tutta da chiarire.