Quando capitano i fischi razzisti tutti gli addetti ai lavori diventano un unico coro per denigrare il gesto e parlare di inciviltà e stupidità. Ma poi puntualmente non si fa più nulla e nella partita successiva siamo al punto di partenza.
Il primo a stancarsi di questa situazione è il diretto interessato, Mario Balotelli, che sta battendo ogni record di buu razzista, visto che nonostante la giovane età si è preso più insulti di navigati ultratrentenni. L’attaccante del Manchester City non ci sta più a questo gioco al massacro ed invoca aiuto:
Io da solo non posso fare niente: tutti devono fare qualcosa contro il razzismo
ha spiegato ai microfoni di Sky all’indomani dell’amichevole degli azzurri contro la Romania. Secondo Balotelli quei cori erano frutto di stupidità, razzismo di poche persone, contro cui lui non poteva far nulla perché non sarebbe stato giusto abbandonare il campo per una decina di esaltati. La soluzione? Fare come negli stadi inglesi, che a lui piacciono tanto, in cui le leggi molto più severe non permettono sceneggiate del genere. Visto che la madre degli stupidi è sempre incinta, il passaggio alle maniere forti sembra essere l’unica soluzione rimasta.
OMG 19 Novembre 2010 il 14:32
Io farei una bella partita di provocazione.
Un’amichevole in cui si convoncano solo italiani di colore.
Marco Mancini 19 Novembre 2010 il 15:00
sarebbe un po’ difficile dato che non ce ne sono così tanti, ma potrebbe essere un’idea 😉