E’ un destino che ormai capita a molti giocatori che provengono da Paesi sottosviluppati: anche Obi Mikel vive l’incubo del sequestro. Ad essere rapito questa volta è stato suo padre, nel suo Paese d’origine, la Nigeria. Il calciatore del Chelsea è stato raggiunto dalla notizia poco prima di scendere in campo contro lo Stoke City sabato scorso, ma ha deciso di giocare ugualmente per dimostrare di non avere paura.
Voglio solo dire a chiunque abbia preso mio padre, per favore, lasciatelo andare. E’ un uomo anziano, non ha fatto male a nessuno e non so perchè sia stato rapito. La mia famiglia, e soprattutto mia madre, è molto triste.
Questo l’annuncio di Mikel che fa appello all’orgoglio patriottico dei rapitori, ricordando quanto abbia sudato con la maglia della Nigeria e quanto abbia servito il suo Paese. Al momento non sono arrivate richieste di riscatto.
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