Per essere l’incarnazione del bello del calcio, del fair play in campo e della correttezza, il premio internazionale Giacinto Facchetti 2009 va a Cesare Prandelli, allenatore della Fiorentina. Il riconoscimento, istituito dalla Gazzetta dello Sport per ricordare il grande dirigente dell’Inter scomparso nel 2006, viene assegnato, come ogni anno, alla personalità sportiva che, in tutto il mondo del calcio (non solo italiano), si è distinto per correttezza e fair play.
Un premio che lo scorso anno è andato a Paolo Maldini, l’anno precedente al capitano della nazionale irachena, campione d’Asia, Younes Mahmoud Khalef, e quello prima ancora all’ex calciatore del Vicenza Julio Gonzalez, vittima di un incidente che lo costrinse all’amputazione di un braccio.
Si è detto orgoglioso Prandelli del premio, dato che conosceva bene l’uomo a cui il riconoscimento è intitolato, e che per lui era
un grande campione ed un padre affettuoso.
Il riferimento era a quando allenava la Primavera della Cremonese, in cui militiva il figlio di Facchetti, Gianfelice. Il suo ricordo va a quelle domeniche in cui Giacinto Facchetti, come un uomo qualunque, si metteva in un angolo a tifare per il figlio, senza far pesare la sua personalità nemmeno tra il pubblico.
Prandelli verrà premiato domani, lunedì 26 ottobre.