Ammonterebbero ad almeno 300 le partite, tra amichevoli e gare ufficiali, cadute sotto la lente d’ingrandimento della Fifa. Sotto accusa infatti c’è il solito traffico clandestino di scommesse illegali che arrivavano ad influenzare i risultati finali.
Le partite dovrebbero riguardare per la maggior parte club e nazionali europee, mentre secondo quanto riferisce il Daily Telegraph, a capo di tutto ci sarebbe un’organizzazione che gestiva le scommesse da Singapore e dalla Malesia. Secondo le prime indiscrezioni pare che erano gli arbitri ad essere corrotti, con un costo che partiva dai circa 6/7 mila euro in su, ed una partita poteva arrivare a costare anche 300 mila euro.
Queste azioni avrebbero fruttato centinaia di milioni di euro all’organizzazione criminale che aveva trovato in un’agenzia di scommesse di Londra la base europea tramite la quale “ripulire” i proventi. Ancora non sono chiare le partite incriminate, ma a parte molte amichevoli, specialmente di nazionali dell’Est Europa (sospettate Bolivia-Lettonia e Estonia-Bulgaria), sono finiti sotto accusa persino i tornei internazionali dell’Under 17 e Under 20. Tra i presunti organizzatori della frode c’è anche Raj Perumal, diventato famoso per aver organizzato un’amichevole tra Bahrain e Togo, ingaggiando degli attori al posto della vera nazionale africana.