Quella di Lorenzo Costantini è una storia che ci riguarda da vicino, tutti. È la storia di un ragazzo, un atleta, che ha scoperto di essere gravemente malato e ha trovato una speranza negli States. È stato aiutato da fan, conterranei, da chiunque, ma non ce l’ha fatta.
La notizia è arrivata ieri mattina: Lorenzo Costantini, il calciatore delle giovanili del Lanciano, è morto negli Stati Uniti dove si stava curando una grave forma di leucemia. Aveva trovato una speranza negli States e per aiutare questo ragazzo di 20 anni con il pagamento delle terapie, era stata attivata perfino una campagna social. Erano stati raccolti 450 mila euro.
Lorenzo Costantini ha provato tutto per debellare questa rara forma di leucemia ma è morto dopo due mesi di cure. Era a Philadelphia e probabilmente, di ritorno, sarebbe stato un ottimo supporto alla Virtus Lanciano, la squadra che adesso milita in serie B.
La squadra ha pubblicato immediatamente un comunicato di cordoglio:
“La famiglia Maio, i dirigenti, lo staff, i calciatori e tutto il personale della Virtus Lanciano piangono la scomparsa del giovane calciatore del settore giovanile, volato a Philadelphia per curare la propria malattia. A tutta la sua famiglia vanno le nostre più sentite condoglianze.”
Lorenzo Costantini era un ragazzo di 20 anni, nato e cresciuto a Lanciano e giocava in difesa nelle giovanili rossonere. A maggio dell’anno scorso si era infortunato, una lezsione al crociato che ha richiesto un intervento.
L’operazione è stata provvidenziale perchè è in quell’occasione che gli è stata diagnosticata una forma di leucemia linfoblastica acuta di tipo B Common Philadelphia positivo.
Da questo tipo di leucemia, in genere, è impossibile guarire, è una forma gravissima ed è sempre recidiva. Le ha provate tutte il ragazzo: due cicli di chemioterapia e un trapianto, per provare a tornare in campo. La famiglia ha poi scoperto delle cure sperimentali negli Stati Uniti al costo di 600 mila dollari, circa 450 mila euro. Una cifra incredibile. Per raccogliere i soldi è stata creata una onlus ed è stata fatta una campagna social “Lorenzo facci un goal”. I soldi sono stati racimolati, ma la vita, Lorenzo, non se l’è salvata.