Gli scontri che stanno mettendo a ferro e fuoco Londra da 4 giorni hanno portato ad una conclusione inevitabile: se è bloccata la città, viene bloccato anche il calcio. L’amichevole prevista domani a Wembley contro l’Olanda non si giocherà, nonostante i 7 mila biglietti già venduti.
Per problemi di sicurezza infatti, non si può garantire la copertura della polizia per le oltre settantamila persone previste per la gara. Ma non sarà solo la nazionale di Capello a fermarsi. Tutte le partite che si sarebbero dovute disputare nella Capitale britannica infatti sono a rischio, tanto che le gare del Charlton, Crystal Palace e del West Ham della Carling Cup di oggi e domani sono state rinviate.
Ma a rischio non è solo la città di Londra. Dopo che le proteste sono divampate dal quartiere di Tottenham a quasi tutta la città, ora arrivano notizie che anche in altre zone del Paese è scoppiata la rivolta, e non si sa ancora se le violenze riusciranno a bloccare anche qualche altra partita. Se le proteste continueranno fino alla fine della settimana, Tottenham, QPR e Fulham saranno costrette a rinviare il proprio esordio in campionato. E a poco sono serviti gli appelli di Rooney e Ferdinand alla nazione, gli scontri continuano e non si sa se e quando cesseranno.