Se ne era già parlato tempo fa, oggi è ufficiale: la fase finale di Euro 2020 si giocherà in tredici città appartenenti ad altrettanti paesi differenti. Prende corpo così l’idea di Platini volta a espandere il campionato europeo per Nazioni a tutti gli stati del continente nella stessa edizione, smentendo l’attuale formula che prevede l’organizzazione soltanto dal paese selezionato. La decisione è stata presa dal Comitato Esecutivo UEFA in occasione del primo meeting del 2013 presso la Casa del Calcio Europeo a Nyon, in Svizzera. Questi i principi che saranno alla base di Euro 2020.
- I match verranno suddivisi in tredici pacchetti differenti, dodici dei quali comprenderanno tre partite della fase a gironi e una relativa a ottavi o quarto di finale. Il tredicesimo pacchetto è dedicato invece a semifinali e finale;
- Ogni nazione potrà contare al massimo su una città, e di conseguenza uno stadio per ciascuno dei tredici pacchetti. Un solo stadio invece verrà utilizzato per semifinali e finale;
- Ogni federazione avrà facoltà di presentare al massimo due candidature, una per il pacchetto ordinario, l’altra per quello relativo a semifinali e finale. Possono essere presentate le stesse città per entrambi i pacchetti, se lo si desidera. Gli stadi dovranno avere ovviamente requisiti specifici per essere accettati: se di nuova costruzione, i lavori dovranno terminare entro il 2016. La capienza va da 30.000 a 80.000 posti a seconda della partita ospitata.
La fase di candidatura avrà inizio a partire dal mese di aprile, non appena la UEFA avrà approvato i requisiti e le regole definitive. La conferma formale è prevista per settembre, mentre la consegna dei dossier dovrà avvenire entro e non oltre aprile e maggio 2014. A settembre 2014, infine, il comitato esecutivo della UEFA comunicherà i nomi delle tredici città prescelte. Le nazionali partecipanti avranno la possibilità di scegliere la sede del ritiro, senza essere costretti a rimanere in uno dei paesi ospitanti.
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