Quando parliamo di diritti televisivi legati alle partite di calcio, viene subito in mente il famoso spezzatino che ha piegato la programmazione delle partite di calcio, alle esigenze delle trasmissioni televisive delle partite stesse. Lo spezzatino è tutto italiano e non riguarda affatto la Champions, dove Mediaset Premium ha tagliato un bel traguardo.
Avete mai sentito parlare di spezzatino legato alle partite di calcio? In pratica si è deciso di diluire la competizione dal venerdì al lunedì in modo che le televisioni avessero modo di mandare in onda più partite e in modo tale che gli amanti del calcio in tv, avessero la possibilità di pagare un abbonamento diverso rispetto a quello che consente di seguire soltanto la propria partita del cuore.
Non parliamo quindi di calcio ma di business. Un commercio di diritti tv in vendita che in Italia è arrivato tardi rispetto alla tradizione di Regno Unito e Stati Uniti ma adesso di può dire che faccia scuola in tutto il mondo. Gli italiani che sono sempre più sedentari, non si spostano per seguire il calcio live allo stadio. In fondo la visione di una partita dal vivo ha i suoi pro (essere parte di una tifoseria, respirare il clima dello stadio, sentimenti e passione, etc.) ma ha anche i suoi contro (non c’è la moviola e non ci sono i commenti).
E all’italiano che ama il calcio si sa che del calcio piace anche parlare. Sulle moviola si costruiscono intere trasmissioni sportive. Non è un caso che le battaglie commerciali più entusiasmanti e seguite siano quelle tra le emittenti che si contendono la trasmissione delle partite.
A questo punto dovrebbe partire l’inno di Mameli e poi dovrebbe essere fatto un annuncio altisonante per condividere un traguardo tutto italiano: Mediaset Premium trasmetterà le partite di Champions da agosto 2015 per le prossime tre stagioni. Fine delle trasmissioni o meglio: inizio delle trasmissioni più belle visto che con l’alta definizione – in fondo – il calcio giocato ci guadagna e basta.