La lotta tra i dirigenti del calcio internazionale è acerrima e spesso prevede colpi bassi che soltanto in un secondo momento emergono, portando a galla anche tutta la grettezza che ormai fa parte del sottobosco di uno degli sport più belli del mondo. Le accuse di Blatter a Platini non fanno eccezione. A patto che siano vere.
Il dirigente svizzero, Blatter, ha accusato Platini di averlo minacciato con la galera per evitare che ricandidasse. Un’accusa arrivata poche ore prima dell’elezione che poi ha riconfermato lo stesso Blatter alla presidenza della Fifa. Un posto di prestigio che poi è stato lasciato a breve per via delle accuse di corruzione.
Le parole di Blatter sono state riportate dal quotidiano olandese Volkskrant che ha intervistato lo svizzero, presidente uscente della Fifa che ha avuto occasione così di accattare il francese, numero uno dell’Uefa, raccontando che Platini lo ha minacciato di mandarlo in prigione. Ecco come racconta l’accaduto la Gazzetta dello Sport:
Il tutto per non farlo ricandidare, visto che Platini è il candidato più accreditato per succedere al trono di Blatter. La minaccia sarebbe stata fatta recapitare, a Zurigo, al fratello di Sepp Blatter, poche ore prima delle elezioni che hanno confermato lo svizzero a capo della Federazione internazionale. Un successo di breve durata: a 4 giorni dalle elezioni Blatter si è dovuto autosospendere, per le accuse di corruzione mosse dall’Fbi, che hanno portato anche all’arresto di una lunga serie di alti dirigenti, suoi collaboratori.