Nella conferenza prepartita di ieri i tifosi della Fiorentina hanno subìto una doccia fredda che, in un momento in cui sembrava girare tutto per il verso giusto, proprio non si aspettavano. L’allenatore Cesare Prandelli di sua spontanea volontà ha preso la parola e ha dichiarato:
Sono molto amareggiato, le parole di Diego Della Valle sono come un licenziamento.
Per capire bene il quadro della situazione bisogna riavvolgere il nastro della storia di qualche settimana.
Sin dalla nomina di Zaccheroni alla Juventus si sapeva che i bianconeri a fine stagione avrebbero puntato su un allenatore di spessore, ed il primo nome sulla lista era quello di Prandelli. Dopo l’eliminazione dalla Champions League però, l’attuale tecnico viola spiegò che era pronto a riprovarci, se la dirigenza gli avesse dato l’opportunità.
Intanto le voci sul suo addio erano sempre più insistenti, e parlavano anche di un possibile futuro sulla panchina azzurra. Nel frattempo i messaggi d’amore di Prandelli alla Fiorentina continuavano, ma la dirigenza di rinnovargli il contratto proprio non voleva sentire parlare. Alla fine ieri l’epilogo. Anziché avviare un nuovo progetto, Diego Della Valle ha dichiarato che Prandelli doveva ufficializzare la promessa che non sarebbe mai andato alla Juve. Ma Prandelli ha spiegato che senza un progetto serio alle spalle, che significa rinnovo del suo contratto (in scadenza nel 2011) e un buon budget su cui contare per il calciomercato, non avrebbe fatto questo passo. E così l’epilogo di ieri:
Io voglio vincere. Sono amareggiato, anche se queste frasi non hanno scalfito la mia stima verso questa proprietà. Ma leggendole bene mi suonano come un licenziamento. Vorrei capire se c’è la volontà di proseguire insieme e se quelle parole sono solo una provocazione forte. Ma se mi dicono devi rispettare il contratto fino al 2011 e poi finisce tutto lì, meglio guardarsi negli occhi e dirsi la verità. Perchè se i progetti vincenti del club dipendono dalla realizzazione della cittadella viola, devo cercare altrove il sogno di vincere.
A questo punto una cosa sembra chiara: non si sa su quale panchina siederà il prossimo anno Prandelli, ma sembra sempre meno possibile che sia quella viola.
Sanghino 29 Marzo 2010 il 11:28
E’ vero, gli ultimi botta e risposta fra Della Valle e Prandelli lasciano molti dubbi, ma proprio leggendo le parole di Prandelli è chiaro quanto non sia la Juve la destinazione del Mister …. si parla di vincere e di progetti e a Torino, fino a quando non rivoluzioneranno la dirigenza, di progetti vincenti proprio non vi è ombra.
Ciao