Mutu suona la carica, Gilardino risponde “presente” e Firenze ricomincia a sognare dopo nove lunghi anni di assenza dalla massima competizione Europea (non sempre per demerito proprio, vedi Calciopoli e penalizzazione).
Comincia così, con un secco 2-0, il cammino di avvicinamento della Fiorentina alla Champions League. Lo Slavia Praga si è rivelato un avversario ancor meno ostico del previsto ed i viola hanno potuto mettere al sicuro un risultato confortante in vista del ritorno del 27 agosto.
Ed ora è fatta per metà (qualcosa in più della metà, vista la pochezza tecnica dell’avversario). Possiamo già segnare il nome della Fiorentina nel tabellone principale, in attesa dell’altra italiana, la Juventus, che stasera sarà impegnata contro l’Artmedia.
A sentire Prandelli alla vigilia, quella con lo Slavia Praga rappresentava la partita dela vita. Troppo importante la posta in palio per fallire l’appuntamento; troppo grandi le speranze dei tifosi, dopo una campagna acquisti condotta con l’unico scopo di tornare grandi. Ed in fretta.
Ci ha pensato subito Mutu a rimarcare il divario tecnico tra la sua squadra e gli avversari: punizione dal limite dell’area e sette centrato. Era solo il 3′ minuto ed il rumeno ha colto a volo l’occasione di riappacificarsi definitivamente con il proprio pubblico (semmai ce ne fosse stato bisogno), dopo il mezzo affronto che poteva portarlo in maglia giallorossa. Ma ormai chi ci pensa più?
Dopo la prima rete, ci si aspettava una goleada, ma i cechi hanno badato soprattutto a limitare i danni, non rendendosi mai pericolosi dalle parti di Frey. Alla fine il tabellino dirà zero tiri in porta. La Fiorentina da parte sua ha cercato di mettere al sicuro il risultato, creando ottime geometrie sul campo ed arrivando diverse volte alla conclusione.
Per il raddoppio si è dovuto attendere fino al 13′ del secondo tempo, quando Gilardino ha dato sfogo alle sue doti di opportunista ed ha insaccato di testa da distanza ravvicinata. Ad onor del vero, la rete sembrerebbe viziata da un fuorigioco, ma alla fine quello che conta è che il neo acquisto abbia potuto dedicare una sviolinata ai propri tifosi, battezzando l’esordio ufficiale con un gol e riformando una magnifica coppia d’attacco con Mutu.
Nel finale ancora buone occasioni per incrementare il punteggio, ma va bene anche così. Il primo passo è fatto: l’Europa è lì ad un passo!