E’ arrivato nel nostro campionato un po’ in sordina, perso nel baillame di grandi nomi che circolavano alla fine del calciomercato estivo. Ma Santiago Silva detto El Tanque non ha nessuna intenzione di restare ai margini per tutta la stagione. La Fiorentina lo ha preso come alter ego di Gilardino, quando l’attaccante italiano non era neanche certo di restare in viola, ma è chiaro che l’uruguaiano non è venuto in Italia per scaldare la panchina, sebbene ammetta di avere molto da imparare:
In Argentina ero un grande giocatore, ma quando ho scelto di venire in Italia sapevo che avrei dovuto conquistarmi il posto. Nella mia carriera ho sempre dovuto lottare per un posto, ho dovuto lottare per tutto. Sono felice di essere in Italia, so che tanti uruguaiani hanno giocato in Italia, e l’obiettivo è anche quello di conquistare la nazionale.
Intanto ha scelto di indossare la casacca numero 10, quella che fu di Mutu nel recente passato, ma che ha vestito le spalle di molti campioni:
Ho scelto la maglia numero 10 perché è quella che è stata indossata nella Fiorentina da grandi giocatori e io ho grandi motivazioni e voglio fare tanti gol per questa maglia. Sono contento di stare qui. A quale portiere preferirei segnare un gol? A tutti.
E dopo i gol segnati vorrebbe proporre una delle sue celeberrime esultanze:
Spero di poter giocare, segnare tanti gol per i miei nuovi tifosi e poi vediamo l’esultanza: deciderò dopo aver parlato anche con gli altri giocatori. Fuori dal campo sono una persona normale, ma in campo mi trasformo, vivo al massimo la partita.
Nel corso della conferenza stampa di presentazione, El Tanque ha riservato anche una battuta ad un grande ex della Fiorentina, Gabriel Batistuta:
E’ il mio idolo. Quando ero bambino guardavo Bati e lo ammiravo. Aveva una grande forza, è stato un grande. Mi sono sempre identificato in lui.
L’augurio per Santiago Silva è quello di poter fare per la Fiorentina almeno la metà di quanto fatto dall’illustre predecessore.