La Fiorentina di Vincenzo Montella vola, piace ed entusiasma il pubblico di Firenze. Le due vittorie ottenute in casa contro Udinese e Catania, intervallate dalla sconfitta immeritata di Napoli, testimoniano come la nuova Fiorentina sia letteralmente tutt’altra cosa rispetto quella brutta e confusa della scorsa stagione che rischiò anche la retrocessione in Serie B. Il tecnico, che l’anno scorso ha fatto tanto bene con il Catania, percepisce l’entusiasmo della città ma mette le mani avanti: guai ad entusiasmarsi troppo.
ENTUSIASMO – La conferma di Jovetic, il ritorno di Toni. Ieri a Firenze si è vissuta una vera e propria favola. Intervistato da Radio Anch’io Sport, Montella racconta:
Jovetic è un giocatore straordinario che ha grandissime ambizioni. La squadra è stata costruita pensando alle sue caratteristiche e per farlo esprimere al meglio. Mentre per quanto riguarda Toni, è il suo spirito che sta facendo la differenza, la sua grande umiltà e la volontà di mettersi nuovamente in gioco. Segreto? Nessuno, ho semplicemente avuto la fortuna di essere stato allenato da tanti grandi. Cerco di essere me stesso, vengo dalla scuola di Coverciano, che è una grandissima scuola. Il resto lo fa l’entusiasmo, mi piace che la squadra si piaccia e si sappia riconoscere e provi a vincere sempre.
ZEMAN E SCUDETTO – Vincenzo Montella commenta brevemente anche la curiosa Roma di Zeman. Capace di essere tanto bella quanto devastante nel primo tempo, e al contrario brutta e inconcludente nella ripresa, tanto da farsi rimontare in casa dal Bologna dopo essere stata in vantaggio per 2-0 fino a quindici minuti dalla fine.
Il boemo? Non ho mai capito come facesse a insegnare la tecnica di gioco in così breve tempo. Lo scudetto? Credo proprio che sarà un campionato equilibrato, forse meno rispetto all’anno scorso, ma le grandi lotteranno per qualcosa di importante. Fino alla fine penso possa lottare anche l’Inter, ma occhio alle sorprese: come la Lazio.
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