In principio era Montolivo, oggi i casi cominciano a diventare troppi. Non si respira una bella aria a Firenze, nonostante i risultati stiano cominciando ad arrivare. Forse contribuisce a questa tensione anche il tenere sempre sulla graticola Mihajlovic, ma fatto sta che qualche contromossa va effettuata perché la situazione sta diventando davvero insostenibile.
Dopo i mal di pancia di Montolivo che voleva essere ceduto ed ora aspetta solo le offerte degli altri club visto che non ha intenzione di di rinnovare, è toccato a Cerci, che era stato vicinissimo alla cessione e poi, dopo che tutto saltò, cominciò a vivere da separato in casa con il suo tecnico. Dopodiché è toccato a Vargas che viene utilizzato a singhiozzo, ed oggi è la volta di Kharja.
Il marocchino, arrivato quest’estate per dare solidità maggiore ad un centrocampo che già era di ottimo livello, è stato utilizzato pochissimo da Mihajlovic. Questa scelta ha fatto perdere la pazienza al calciatore che sta mostrando segni di insofferenza e pare sia arrivato anche a litigare a muso duro con l’allenatore. Il risultato di questi attimi di tensione è che Kharja d’ora in avanti si allenerà da solo, con la speranza che possa riflettere sulle sue azioni. Anche se questo “esilio” potrebbe durare molto poco visto che se non dovesse arrivare una vittoria contro il Chievo, con la sosta delle nazionali che dà tempo 2 settimane per rodare la squadra, l’esonero dell’ex difensore di Lazio e Sampdoria diventa sempre più probabile.
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