Ricordate la vicenda di qualche settimana fa in cui la FIFA aveva chiesto alla Federazione svizzera di prendere provvedimenti contro il Sion, pena l’eliminazione delle squadre elvetiche dalle competizioni europee? Ebbene, ieri la dirigenza del Sion è passata al contrattacco ed ha denunciato la FIFA stessa alla magistratura di Zurigo. Una denuncia penale in cui si chiede persino l’arresto dei massimi dirigenti della federazione calcistica internazionale.
La vicenda nasce la scorsa estate, quando per delle irregolarità al Sion era stato negato di agire sul mercato. Ignorando tale blocco, il club acquistò 6 giocatori e alla prima partita in cui li ha schierati in campo, è stato penalizzato con l’esclusione dall’Europa League.
Non contento però, il Sion ha deciso di agire nuovamente sul mercato a gennaio, e visto che la FIFA aveva chiesto alla federazione elvetica di prendere provvedimenti contro il club, ma la federazione non aveva mosso un dito, ecco che è arrivato l’ultimatum: o si fa qualcosa o tutte le squadre svizzere nelle coppe europee (era rimasto solo il Basilea) saranno squalificate.
Questo, per il codice penale svizzero, si chiama ricatto, ed è prevista una sanzione per chi lo effettua. Inoltre non è previsto dal regolamento federale che i dirigenti svizzeri possano agire contro un loro club. Per questo, appellandosi alla legge del suo Paese, il Sion ha chiesto di agire contro la FIFA, ed in particolare nei confronti dei suoi massimi dirigenti come Josep Blatter. Una spirale di carte bollate che in Italia conosciamo bene e che sappiamo non ha mai fine.
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